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Scottature: cosa fare e cosa non fare

Con il termine scottatura si indica un’ustione di bassa o alta entità di un’area o più aree della pelle. Contatto con materiali bollenti, esposizione solare, fuoco possono essere responsabili di ustioni non poco dolorose, laddove vengono coinvolti alcuni strati della pelle, da quello superficiale a quello più profondo. Se le scottature sono provocate da fonti secche come fuoco e metalli bollenti, possiamo parlare di scottature da lesione. Se la causa è da rinvenire in fonti umide come l’acqua bollente, allora di parla di scottature da contatto.

Ustioni di primo, secondo, terzo e quarto grado

Le scottature sono ben visibili, dal momento chesono accompagnate da una tipica sintomatologia a carico della pelle: arrossamenti, bolle, vesciche, piaghe, bruciore diffuso. Come anticipato, possono essere superficiali o più o meno profonde, distinguendosi dunque in:

• Ustioni di primo grado: è quella più superficiale e si caratterizzaper rossore, gonfiore e dolore della pelle;

• Ustioni di secondo grado: coinvolge la pelle, che si presenta rossa e a chiazze, fino al derma;

• Ustioni di terzo grado: l’ustione colpisce epidermide, derma e sottocute;

• Ustioni di quarto grado: l’ustione arriva ai tessuti più profondi, coinvolgendo addirittura ossa e muscoli.

Come rimediare alle scottature

Per quanto riguarda le scottature, sulle lesioni più lievi si può intervenire con acqua fresca (no al ghiaccio che peggiora la situazione!).Si possono poi usarecreme emollienti e idratanti, evitando di rompere le vesciche, per non far sì che restino segni. Infine, se si è stati troppo al sole e si ha febbre o mal di testa, sono consigliabiliparacetamolo e ibuprofene.Per tutte le ustioni mediamente e molto gravi è indispensabile recarsi al pronto soccorso.